venerdì 23 agosto 2013

Sbandati in Val di Fassa - Catinaccio (TN)

E' il sabato di ferragosto e due macchine partono alle 10.30 (!!!) da MO in direzione Pera di Fassa.
Sembra una gita delle superiori: tra propositi mangerecci e di festa, noi pochi fioranesi rimasti a casa in Agosto ci organizziamo per una due notti in montagna all'insegna di "camminare sì, ma solo per stuzzicare l'appetito".

ronchi

Stefi - Heidi

Sonia

Aldo & me

Biagio e L'Olli

Gabri, imbarazzante.

La Sonia spinge subito per andare sul Vajolet (dirà più volte che lei sul monte vajolet ci andava da piccola. capisco che il w.e. sarà in salita :) ) e noi siamo tutti ben d'accordo anche perchè, a parte me, nessuno ha la minima idea di cosa sia.



il piano è semplice: non l'abbiamo.

Gabri e Ronchi dormiranno al rifugio Vajolet, noi altri pianteremo le tende anche se non si può.

dopo 4h di coda arriviamo a Pera e da lì, in breve, al rifugio dove i più pacchioni attaccano la sacher e Biagio non resiste alla radler. gli piacerà tantissimo.

intanto io, la stefi e la sonia andiamo a fare foto: croce, stelle alpine etc etc poi io e Aldone cerchiamo un posto un pò nascosto in cui mettere le tende.
ovviamente nessuno ha ancora detto al rifugio che vorremmo cenare ma, per fortuna, non ci sono problemi.





alle 22 Gabri e ronchi vanno a letto (.....) mentre noi, abbondantemente esaltati dalla luna piena e dal vino camminiamo un 15 min prima di arrivare ad uno spiazzo. in breve montiamo le tende e le donne picchettano e fanno il the con il fornellino. cazzate su cazzate e arriva mezzanotte quando decidiamo di andare a dormire (facile con quel freddo) per smontare le tende molto presto la mattina.






Biagio russa tutta notte (alla mattina dirà di non aver dormito un cazzo..) ma non è quello a tenerci svegli: freddo e animali ci fanno chiudere gli occhi solo a sprazzi e quando alle 5.45 esco dalla tenda vedo una coppia di mufloni correre verso la parete S del catinaccio. Salgo su un sassone e li fotografo. che figata. torno al ns "campo base" e mi accorgo che la roba del mio zaino è sparsa un pò ovunque e le mutande della Stefi sono a brandelli.

Mufloni: bisogna zoomare un pò

alba: parete S catinaccio



Colazione col fornellino e un'oretta per scaldarci quando decidiamo di andare al Lago di Antermoia passando per il Passo Principe. la giornata è meravigliosa e noi siamo belli carichi. imboschiamo 5 degli 8 zaini nella camera di gabri e partiamo. chiacchieriamo fino al Passo Principe e ci godiamo il sole aspettando le ragazze. al rifugio gabri si scatena in un servizio fotografico imbarazzante, già finito nei nostri archivi nell'eventualità di ricatti futuri.







A questo punto bisogna attraversare due brevi lingue di neve stratificata (prima abbiamo dovuto convincere l'Olli e la Stefi) e giù verso la discesa che porta al rifugio Antermoia.
di comune accordo decidiamo di stare leggeri a pranzo e puntualmente mangiamo salsicce e uova come se non ci fosse un domani. Salsicce che si faranno sentire nel salitone di ritorno.







a metà pomeriggio siamo di ritorno al Vajolet ma siamo troppo stanchi per andare al Re Alberto a vedere le torri. rimandiamo all'alba del giorno seguente: solo per quelli veramente motivati.

facciamo un Summit dove decidiamo di non montare le tende (alla mattina una macchina ha fatto un paio di giri per vedere cosa succedeva e il rifugista, tra l'altro poco simpatico, ha capito benissimo le ns intenzioni) e così siamo in camerata, docciati e profumati.

A questo punto, la cena si fa pesante. il vino della casa è definito "allappante" (cit.) e cmq sono due caraffe in 4. a tavola ci divertiamo come matti, l'unico problema è che mangiamo troppo e sappiamo che alle 22 si spengono le luci.

Andiamo in sala e io e Bic continuiamo con le birre mentre cominciamo un epico pigugno che si concluderà dopo svariati cancheri e molte ore. Alti e gabri vincitori immeritati.

Mattina. ore 05.30 io Gabri e la Sonia ci incamminiamo verso le torri. l'alba lassù vale sicuramente la levataccia.
il profilo delle torri è stupendo quando alle 7 il sole irrompe nella piccola conca del Re Alberto. facciamo qualche milione di foto e mangiamo al rifugio insieme agli alpinisti che si preparano per salire le torri o punta Emma (invidia...).







Ormai è ora di tornare perchè alle 14 la Stefi deve tornare a lavoro.
troviamo 8km di coda a trento S e decidiamo di uscire per rientrare a Rovereto S.
La coda, il caldo che aumenta e, soprattutto, i CD di Gabri rendono il rientro un inferno.

Purtroppo arriviamo in pianura verso le 15.30
In montagna si sta sempre bene.
Con gli amici poi...

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