mercoledì 23 ottobre 2013

Pizzo d'Uccello -diedro sud (MS)

nuovo post per una nuova uscita.
tutta la settimana è un rincorrersi di telefonate per organizzare una scalata da qualche parte - siamo consapevoli che i w.e. belli per arrampicare sono ormai agli sgoccioli.

questa volta, ai due soliti merenderos (simo and I) si aggiungono degli amici, loro alpinisti per davvero: Martino, Silvia e Chiara.


martino


silvia

chiara

simo

optiamo per il Pizzo d'Uccello, la montagna simbolo delle Apuane con la sua parete N di 800 e passa metri di roccia.
io conosco già piuttosto bene il posto per esserci stato anche l'anno scorso e di una cosa sono sicuro: il panorama sarò all'altezza di ogni aspettativa.

parete N del pizzo






da una parte Sumbra e Pisanino, dall'altra la parete S del Pizzo dove decidiamo di salire la via del diedro sud. purtroppo non riusciamo ad unire alle 6L della via le 4 della via Tiziana per colpa del tempo nn perfetto e della ns lentezza in parete.


parete S


s1



cmq, dopo una camminata distruttiva per arrivare alla base della parete ci dividiamo in cordate.
merende da una parte e "cordata a grappolo" (cit.) dall'altra.
abbiamo una relazione che descrive la via con gradi sportivi quindi...... neanche uno spit incontrato, ovvio!

Simo sale il primo tiro e ci alterniamo fino in cima, lasciando che Martino e gli altri ci sorpassino perchè più veloci.
tranne il primo, i tiri sn tutti molto belli: il secondo esposto e psicologico; il terzo con diedri e camini, il quarto con roccia che cambia ad ogni passo....


l3

placca  di l4



caldo in sosta



arrivati alla cengia capiamo che nn riusciremo a fare la via Tiziana e decidiamo di scendere.... questo è stato il rientro più duro della mia vita. per fortuna chiacchieriamo tanto e Martino, Chiara e Silvia mi danno tante idee alpinistiche per le prossime primavera ed estate.. 






autunno I

autunno II

verso le 17 siamo a Vinca, un paese veramente vivo e solare..................
qui finiamo le scorte di focaccia dell'unico esercizio pubblico nell'unica strada del paese e ci beviamo una birra calda seduti chi per terra chi su un muretto... ah, che belli gli agi dopo aver fatto fatica tutto il giorno...(in fondo in fondo, cmq, così è molto più bello che sedersi a un bar).

spesso durante il giorno ripetiamo che alla fine, scalare è solo una scusa per stare in giro, all'aria aperta tutto il giorno e alla "scoperta" di posti nuovi.
questo è esattamente quello che è successo oggi. per di più, con una compagnia fantastica!
YEAH:






martedì 15 ottobre 2013

Monte Coudrey -bassa Valle d'Aosta

di nuovo su roccia, dopo un weekend dominato dalla pioggia!

prima esperienza su gneiss/granito ed è subito amore!
ci troviamo nella zona di Bard/Arnad con il corso di Carpi x l'ultima uscita. sarà un w.e. bello intenso, come sempre.
alle 08.30 siamo già a Pont Saint Martin e alle 10 ci siamo già divisi in cordate per scalate le placche del monte Coudrey.


la serietà la fa subito da padrona.



Paesaggio spettacolare, e non c'è bisogno di dirlo.
partiamo all'ombra e i gradi (centigradi) non arrivano sicuramente in doppia cifra. lungo i primi due tiri ho voglia di segarmi i polsi dal male che la roccia gelata mi fa alle mani...al contrario dei piedi che sono ormai insensibili, due pezzi di legno.




intorno vette innevate: tutto molto simile al paradiso (a parte l'autostrada che taglia a metà la vallata).
Io e Luca arriviamo al terzo tiro dopo aver superato due passaggi molto divertenti e finalmente la parete si illumina e scalda. in fretta saliamo tutte e 9 le lunghezze della via e abbiamo così mezza giornata per sfalesiare o cercare qualche via di 4/5 tiri.








visto che le altre cordate sono abbastanza indietro, io Simone e lo Zio Paolo - la vera star della giornata - decidiamo di andare a cercare un altro settore. scaliamo un tiro verticale con una bella fessura che obliqua a sx e ci divertiamo come pazzi. l'atmosfera, tra l'altro, è garantita dallo Zio che mentre è in sosta balla e dice cagate come se nn ci fosse un domani.




verso le 16 è ora di scendere alle macchine....ma la ns voglia di roccia non è appagata: scendendo incontriamo un settore  chiamato Lawrence e qui facciamo qualche tiro quando una telefonata ci richiama all'ordine e via verso la doccia.

la cena è indescrivibile: frenesia alimentare è l'espressione esatta per quello che è successo a tavola. con una grande prova di cazzima Paolo, Spalla e Ferdinando - ormai pieni da star male - ordinano una mastella di polenta mentre lo zio e gli altri in fondo al tavolo continuano a bere e far casino. la situazione è sfuggita di mano.

il giorno dopo io Paolo e lo Zio Paolo andiamo a finire la via cominciata il giorno precedente insieme a Simone. anche qui siamo molto più veloci delle altre cordate e dopo qualche tiro in falesia andiamo al ritrovo dove aspetteremo quasi due ore, al freddo, le altre cordate. bestemmie a non finire.







ci riuniamo. tutti ci siamo divertiti ed è un peccato tornare in pianura.