martedì 3 settembre 2013

Soldà alla Guglia Negrin - Piccole Dolomiti (VI)

Dopo qualche uscita in falesia era ora di tornare in montagna.
Io e Simone torniamo nelle Piccole Dolomiti (ormai siamo di casa a Campogrosso) per scalare la Guglia Negrin: una corta piramide di roccia tra la Guglia GEI e il Dito di Dio.

Guglia Negrin e a dx Guglia GEI salita con Massimo

Dito di Dio - con una via di VII di Soldà


L'ambiente è favoloso. ma questo lo sapevamo già.

Campogrosso



Alle 10.20 ci prepariamo sotto la via di salita, dopo aver cercato la targa indicante l'attacco per un buon 20 minuti. La nostra relazione è sommaria e questo non sarà l'unico imprevisto della giornata :)

Parto per quello credo sia L1: un tiro di III grado di 25 m che obliqua a dx. Mi sorprendo spesso a pensare che se, cazzo, i III gradi della via sono così, fare il chiave di V sarà un bagno di sangue. La roccia è rotta ovunque e si muove in una maniera spaventosa (non consiglio a nessuno di andare a scalare questa guglia, nonostante il nome dell'apritore della via).


L2


Recupero Simo che, dubbioso, mi chiede se questo sia un tiro di III. studiamo la relazione prima che lui parta. L2 dovrebbe essere IV+ e sostare ben sotto un evidente tetto giallo a mezzaluna.
Simo sale e sale e sale. fin sotto il tetto quando io gli dico che probabilmente ha saltato la sosta e, visto che ha finito i rinvii :), gli dico di fare una sosta lì dov'è.

Poco sopra trova un cordone e un anello. sosta sicura su questi, ma qualcosa non quadra. avrà scalato (tra l'altro con grande scioltezza) 35/40m e non è possibile che sia già arrivato a S3 unendo due tiri che, sulla carta, dovrebbero essere di circa 60m.

mi affaccio a sx del tetto, proprio sullo spigolo della guglia e vedo una sosta cementata 4/5m sopra  e capisco che probabilmente il primo tiro della via e della ns relazione non esiste più: sarà franato, mi dico. in effetti il III di L1 assomigliava a un IV e il IV di L2 assomigliava a un V (bravo Simo che si è fatto il chiave senza saperlo).

é chiaro allora che siamo alla quarta lunghezza e ne mancano solo 2 prima delle doppie. L5 e L6 sono molto facili ma la roccia è assolutamente pessima. arrampichiamo lenti per non scaricare in testa al compagno e quando siamo in cima siamo piuttosto sollevati.





Mentre prepariamo le doppie, pensiamo ai chiodi vecchi di Soldà sotto il tetto. alla roccia friabile e a quante palle ci sono volute al ragazzo per passare proprio in mezzo al tetto. con scarponi e corde di canapa. Penso anche a come sia ingiusto che certi alpinisti non godano di maggior fama/fascino e penso alle imprese che ci hanno lasciato. dei capolavori di coraggio e avventura che ora noi ripetiamo con chiodi, scarpette e ferramenta varia.

vetta

prima doppia

Gruppo del Fumante, sempre spettacolo!


Vabbè. due doppie belle lunghe ci riportano a terra. e in breve, tra una chiacchiera e l'altra, siamo al rifugio a mangiare un panino.


seconda calata






YEAH!!
:)

foto: https://plus.google.com/u/0/photos/112781039677877177646/albums/5919406613454816433?authkey=CMbZ3eLb8OuJrAE

Nessun commento:

Posta un commento