lunedì 12 agosto 2013

Sentiero Roma - Alta Val Masino (SO)

Questa trasferta di 4gg nel cuore delle Alpi Retiche è stata preparata nei minimi dettagli (......), tant'è vero che alle 4 di notte di Lunedi ancora nn si sa chi avrebbe preso la macchina il giorno seguente.

I protagonisti sono Enrico il Bello



 Enrico-Sherpa



ed io.

Sulla carta, il primo giorno è quello più facile. Sostanzialmente dobbiamo solo portarci in quota facendo un 1000m di dislivello. il problema è che i due giovani tirano come dei matti e la salita per arrivare alla stupenda Alpe dell'Oro è un'agonia tremenda: forse la salita più stancante che abbia mai fatto....



Cmq la vista dal rif. Omio è spettacolare: montagne tagliate con la manera (cit.), greggi ovunque, cascate e dislivelli cattivi.





Il mattino dopo si parte con la pioggia ma, una volta svalicato verso la valle di Porcellizzo, davanti a noi compaiono il Badile e il Cengalo, con tutte le loro torri e guglie intermedie: siamo in paradiso.








il tempo nn ci aiuta ma l'ambiente è irripetibile.
Sono le 10 quando al Giannetti prendiamo la ns prima birra: torna il sereno e siamo carichi per entrare nella Val del Ferro attraverso il Passo Camerozzo.


val Porcellizzo




Qui bivacchiamo al Molteni-Valsecchi: splendido bivacco a 2500m ca. con 9 letti, una vista meravigliosa e un gregge che reclama cibo fin sulla porta.





Riso liofilizzato, gara a chi tiene più a lungo i piedi nel ruscello senza urlare e poi tutti a letto.

Partenza ritardata dalla pioggia e poi via verso il passo del Qualido. Qui si comincia a chiaccherare di massimi sistemi e in un paio d'ore, con molto anticipo, siamo al rifugio Allievi.




Chiaccherata apocalittica col gestore che prevede la ns morte a causa delle placche di granito bagnate che si incontrano lungo la via per il bivacco Manzi.
"Lievemente scossi" (cit. Elio) abbandoniamo la stupenda Val Zocca e, scortati da marmotte e stambecchi, percorriamo il passo Torrone in discesa tra fulmini e pioggia torrenziale.

Entriamo in Val Torrone, una delle zone più belle e selvagge che abbia mai visto e, lassù in alto, vediamo il bivacco. Camminiamo lenti per la pioggia e, una volta arrivati, incontriamo padre e figlia bergamaschi costretti nel bivacco per il brutto tempo.







Ci prepariamo un the e stringiamo amicizia fin da subito. Giorgio e Maddalena sono simpaticissimi e una battuta chiama l'altra. Ognuno racconta un pò di sè stesso fino all'ora di cena, prepariamo un riso per Enrico il Bello e noi ci avventuriamo in una pasta e fagioli sospetta...ma tanto avevamo mangiato un salame, 3 o 4 cioccolate, parmigiano reggiano.....



Alla luce delle frontali giochiamo a briscola chiamata (quintiglia in modenese) fino alle 23: poi un breve dialogo tra giorgio e un pecorone fuori dalla porta e infine a dormire nella speranza di riuscire ad asciugare i vestiti.

Ultimo giorno e siamo troppo bagnati per continuare verso il Kima. Decidiamo quindi di unirci a giorgio e maddalena e scendiamo in Val di Mello. Ci esaltiamo di fronte alle placche granitiche della valle, alle cascate imponenti e rimaniamo sbalorditi dai piccoli borghi intagliati nei massi che incontriamo in valle.







Dopo tanto cibo liofilizzato nessuno può toglierci una bella grigliata e un pistone di vino. Le risate continuano anche a tavola dove due cani cercano di riprodursi proprio sotto la ns panca...lo spirito della valle colpisce chiunque... :)

Ultimo cambio di programma quando siamo ormai diretti alla macchina: vediamo il celebre Bidet della Contessa e al grido di "ma quando ci ricapiterà di tornare?" ci buttiamo nella pozza d'acqua gelata - degna conclusione di 4 gg magici vissuti al 100%.








Decidiamo di accompagnare Giorgio e Maddalena a Sondrio, poi lungo la strada decidiamo di portarli fino a casa: negli ultimi giorni abbiamo vissuto senza orologio e decidiamo di prolungare ancora un pò.
 :)

YEAH!!


tutte le foto qui: https://plus.google.com/u/0/photos/112781039677877177646/albums/5911149401585601889?authkey=CIDltIzf8frmFA

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